Il Gruppo di Siena ha partecipato al Convegno
dal titolo: "Caterina da Siena e i suoi discepoli"
che si è tenuto a Venezia, presso il Convento dei Domenicani nei
giorni 10 e 11 ottobre 2015
RELAZIONE
GRUPPO DI SIENA ANNO 2014
Relazioni tenute
dalla segretaria dell’Associazione e Presidente del gruppo di
Siena Franca Piccini
19 marzo 2014 Siena,
Auditorium parrocchia Santa Caterina Dottore della Chiesa,
relazione, dal titolo: “Santa Caterina da Siena Dottore della
Chiesa e Patrona d’Italia”. Relazione tenuta su invito del
Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl) ed inserita in un ciclo di tre
incontri su altrettante figure del cristianesimo in terra di Siena.
Il ciclo ha rappresentato la prima iniziativa in Toscana del Mcl in
avvicinamento al Convegno ecclesiale nazionale di Firenze (9-15
novembre 2015), dal titolo: “Con Gesù Cristo verso un nuovo
umanesimo”.
22 aprile 2014 San Rocco a
Pilli (SI), locali della parrocchia relazione dal titolo:
“Santa Caterina da Siena Patrona d’Italia”, in occasione del
75° anniversario della proclamazione (1939-2014).
30 aprile 2014 Firenze, Sala Chiostrini presso locali del Convento
di San Marco, relazione al Gruppo fiorentino dell’Associazione:
“Santa Caterina da Siena, Patrona d’Italia e d’Europa”.
4 maggio 2014, San Rocco a Pilli (SI), in occasione delle Feste
nazionali e internazionali in onore di Santa Caterina da Siena,
relazione sul legame del Cif con
Santa Caterina, in occasione del raduno del Cif (Centro
italiano femminile) che in quell’occasione, con la presenza alle
Feste della presidente nazionale Maria Pia Campanile Savatteri, ha
lanciato le iniziative per il settantesimo anniversario della
fondazione dell’associazione.
EVENTI
CHE HANNO VISTO LA PARTECIPAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE
17 marzo 2014 Siena, visita del Maestro generale dell’Ordine dei
Predicatori, Padre Bruno Cadoré. Il Priore generale prof. Paolo
Nardi e la segretaria dr.ssa Franca Piccini hanno partecipato alla
Santa Messa, presieduta dal Maestro Generale, alla quale è seguito
un momento conviviale.
9 aprile 2014 Siena, Basilica di San Domenico, precetto pasquale
delle Forze Armate. La celebrazione eucaristica, presieduta da Padre
Alfredo, ha assunto un tono solenne in occasione del 75°
anniversario della proclamazione di Santa Caterina a Patrona
d’Italia.
27 aprile 2014 Roma, canonizzazione di Papa Giovanni XXIII e Papa
Giovanni Paolo II. L’Associazione ha pubblicato un Quaderno
cateriniano (n.134), a cura dell’Assistente ecclesiastico Padre
Alfredo Scarciglia O.P., dal titolo: “Giovanni XXIII e Giovanni
Paolo II, due Papi cateriniani santi”. In questa pubblicazione
sono stati raccolti i brani più significativi riguardanti Santa
Caterina, tratti dagli scritti dei due Papi.
29 aprile 2014 Siena, Basilica di San Domenico, santa messa in
occasione del 75° anniversario della proclamazione dei Santi
Patroni d’Italia Francesco
e Caterina.
La
messa è stata concelebrata dai Padri Domenicani, dai Padri
Francescani e dal Rettore del Santuario Casa monsignor Benedetto
Rossi. La concelebrazione è stata presieduta da Padre Alfredo
Scarciglia O.P.
3-4 maggio 2014 Siena, Feste nazionali e internazionali in onore di
Santa Caterina.
Ha
presieduto la cerimonia il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della
Congregazione delle Chiese Orientali. Nel contesto delle Feste 2014,
il Professor Paolo Nardi, Padre Alfredo Scarciglia e Franca Piccini,
hanno tenuto una relazione ciascuno sulla vita, il pensiero e
l’opera di Santa Caterina da Siena, nel territorio del Comune di
Civitella Paganico, Comune che quest’anno offriva l’olio per la
lampada votiva. Il Professor Nardi ha parlato nella sala dove si
riunisce il consiglio comunale, Padre Alfredo nella frazione di
Civitella e Franca Piccini nella chiesa di Pari, gli incontri sono
stati organizzati dal parroco don Roberto Santi in collaborazione
con il vicario generale dell’Arcidiocesi di Siena, Colle Val
d’Elsa e Montalcino, monsignor Giovanni Soldani. Con questi
incontri è stato gettato un importante “seme cateriniano”;
speriamo di ripetere questa positiva esperienza anche quest’anno
con il Comune di Casole d’Elsa che offrirà l’olio per la
lampada votiva.
28 maggio 2014 Siena, presentazione del volume “Virgo digna coelo,
Caterina e la sua eredità”, edito dalla Libreria Editrice
Vaticana. Questo evento culturale è stato il più importante
dell’annata. La pubblicazione ospita tutti gli interventi dei
relatori che parteciparono al convegno che si svolse tra Roma e
Siena dal 27 ottobre al 29 ottobre 2011 in occasione del 550°
anniversario della canonizzazione di Santa Caterina. Al convegno del
28 maggio hanno partecipato: S. Eccellenza monsignor Antonio
Buoncristiani, arcivescovo di Siena, Colle di Val d’Elsa e
Montalcino e Presidente dell’Associazione Internazionale dei
Caterinati, Padre Bernard Ardura O. Paem., Presidente del Pontificio
Comitato di Scienze Storiche, il professor Gert Melville
dell’Università di Dresda, il professor Giovanni Minnucci
dell’Università di Siena, il professor Paolo Nardi, Priore
generale dell’Associazione Internazionale dei Caterinati e
professore dell’Università di Siena.
25 settembre 2014 Pisa, partecipazione all’inaugurazione dei
restauri della chiesa di Santa Cristina a Pisa, la chiesa dove Santa
Caterina ricevette le stigmate.
16 ottobre 2014 Siena, nella basilica di San Domenico, inaugurazione
della mostra dal titolo: “Volti di due grandi Papi Santi”, la
mostra ha ospitato ritratti di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II,
dell’artista polacca Anna Gulak. La mostra si è protratta fino al
31 ottobre 2014.
22 ottobre 2014 Siena Basilica di San Domenico, in occasione della
prima festa liturgica in onore di Giovanni Paolo II, Santa messa
celebrata alla cappella della Sacra Testa di Santa Caterina da
Siena, dove era stata collocata
la reliquia di Giovanni Paolo II, un pezzo di veste,
conservata al policlinico Gemelli di Roma. La messa è stata
preceduta dalla presentazione del Quaderno cateriniano n. 134.
25 ottobre 2014 Torrita di Siena, il priore prof. Paolo Nardi ha
parlato della figura di Santa Caterina nella collegiata dei Santi
Costanzo e Martino di Torrita di Siena, in occasione
dell’inaugurazione di un busto in terracotta raffigurante Santa
Caterina da Siena. Il busto è opera di Lorenzo di Mariano Fucci
detto il Marrina (1476-1534).
30 ottobre 2014 Siena, il Priore generale dell’Associazione prof.
Paolo Nardi e il Rettore
del Santuario Casa di Santa Caterina, monsignor Benedetto Rossi,
hanno tenuto una vera e propria lectio magistralis sul tema: “Il
Corpo di Cristo in Santa Caterina”, l’iniziativa è stata
organizzata in sinergia con la Fondazione Donati e rientra nel
contesto dell’Anno eucaristico diocesano, che il nostro
arcivescovo, monsignor Antonio Buoncristiani, ha indetto in
occasione della ricognizione scientifica, avvenuta nel 1914, delle
Sacre Particole, le 225 ostie consacrate che si conservano
incorrotte dal 1730, nella basilica di San Francesco a Siena.
31 ottobre 2014 Siena, Oratorio del Crocifisso, inaugurazione del
restauro dell’organo del XVII secolo. Un vero e proprio gioiello tornato
a nuova vita.
Da
ottobre 2014 a maggio 2015,
Padre Alfredo Scarciglia O.P. si reca una volta al mese, nella
Diocesi di Oria, in Puglia a predicare ai sacerdoti, ai religiosi e
alle religiose su Santa Caterina. L’iniziativa rientra nell’anno
dedicato alla vita consacrata.
3 Dicembre 2014 Firenze, Padre Alfredo Scarciglia O.P., ha tenuto
una relazione al gruppo fiorentino, sul tema: “Il Natale e
l’eucarestia nei Santi Patroni d’Italia Francesco e Caterina”.
Il 2014 è stato un anno piuttosto denso di avvenimenti e di
iniziative che hanno visto la partecipazione dell’Associazione.
Per essere presenti e dare visibilità all’Associazione abbiamo
cercato la sinergia con altre Associazioni e Movimenti, come Cif,
Fondazione Donati, Movimento cristiano lavoratori, cercando così di
ottemperare alle disposizioni statutarie che regolano la vita
dell’Associazione. Là dove è possibile, invito anche i colleghi
Presidenti dei vari Gruppi ad intraprendere questa direzione, a
creare cioè sinergie con le Associazioni e i Movimenti presenti nel
loro territorio per cercare di organizzare iniziative che possono
coinvolgere l’Associazione. La collaborazione con altre
Associazioni, in tempi di crisi, diventa indispensabile, perché è
unendo le forze che possiamo ambire a raggiungere dei risultati.
Resta fondamentale la collaborazione stretta con i Padri Domenicani
di Siena come avrete potuto leggere su “La Patrona d’Italia e
d’Europa”, la rivista curata appunto, dalla Comunità dei Padri
Domenicani, che nel 2015 entra nel settantesimo anno di vita.
Nel 2014 è stato pubblicato il volume dal titolo: “Caterina da
Siena e le sue guide spirituali”. Si tratta della rielaborazione
della tesi di laurea della
professoressa Katerina Cadkova
della Repubblica Ceca, che nel 2004 venne a Siena per studiare
Santa Caterina ed ebbe da parte della nostra Associazione, aiuto ed
incoraggiamento.
Oggi
la professoressa Cadkova insegna Storia del Medioevo e lingua latina
presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’università di
Padubice e l’Istituto Storico Ceco di Roma, ha pubblicato la sua
tesi (Tomo 3 – Biblioteca dell’Istituto Storico Ceco di Roma).
ACCOGLIENZA
E ACCOMPAGNAMENTO NEI LUOGHI CATERINIANI DI SIENA
16 marzo 2014, Comunità “Donum Dei”, delle Lavoratrici
missionarie dell’Immacolata, si sono recate in visita nei luoghi
cateriniani di Siena.
12 giugno 2014, i professori, appartenenti alla Compagnia di Gesù,
insegnanti presso il Pontificio Istituto Orientale, con il Rettore
Padre James Mc Cann, sono stati accompagnati nei luoghi cateriniani
di Siena.
8 novembre 2014, Gruppo parrocchiale
di Montevarchi, in visita nei luoghi cateriniani di Siena.
CI
HANNO LASCIATO
E’
il primo Consiglio generale senza il nostro confratello Aldo Becatti, che ci ha lasciato il 30 ottobre scorso. Lo voglio
ricordare per i suoi consigli dettati da esperienza e prudenza.
L’appartenenza all’Associazione dei Caterinati, fin dalla sua
fondazione, rappresentava uno dei legami forti con Siena, insieme a
quello di sempre per l’appartenenza alla contrada dell’Istrice,
per lui che gli impegni di lavoro lo avevano portato a vivere a
Roma. Ma in tema di anno eucaristico diocesano, voglio ricordare che
la sua firma è anche su un verbale datato 10 giugno 1952, quando le
Sacre Particole furono riposte in un nuovo ostensorio dopo il furto
del 1951. Un altro legame forte con la sua città.
Ci
ha lasciato la professoressa Anna
Maria Balducci, già presidente del Centro Nazionale di Studi
Cateriniani (oggi Centro Internazionale). Nel 1947 pubblica il
saggio dal titolo: “S. Caterina da Siena. Massime di reggimento
civile”. Nel 1976, dopo la scomparsa di Luigia Tincani, ne
prosegue l’opera come presidente del Centro Nazionale di Studi
cateriniani. Ha partecipato varie volte al consiglio generale
dell’Associazione Internazionale dei Caterinati, portando sempre
il suo pacato e competente contributo.
Voglio
ricordare anche il prof. Alessandro
Falassi che si è spento prematuramente il 19 febbraio 2014.
Antropologo di fama internazionale, nel 1980 scrisse un libro su
Santa Caterina dal titolo: “La Santa dell’Oca”. Questo libro
è stato tradotto in lingua polacca da Dorota
Kozakiewicz e presentato nel gennaio 2015 a Varsavia, presso
l’Istituto italiano di cultura alla presenza del Nunzio Apostolico
in Polonia monsignor Celestino Migliore.
Franca
Piccini
14 dicembre 2012 -h.17
nella sala del capitolo del chiostro di San Domenico la dott.ssa
Franca Piccini Falorni terrà un incontro dal titolo "Santa
Caterina ci apre la porta della fede". L'iniziativa è
organizzata dal CIF in collaborazione con l'Associazione
Internazionale dei Caterinati e la Consulta Diocesana delle
Aggregazioni laicali e rientra negli eventi dell'Anno della
Fede..
Un
anniversario ricco di eventi
L’anno 2011 è stato un anno ricco di eventi che hanno avuto
come motivo conduttore il 550° anniversario della canonizzazione di
Santa Caterina da Siena.
La
solenne processione della domenica in Albis vide la reliquia della
Sacra Testa, portata per le vie di Siena con grande partecipazione
di pubblico, poiché
la Testa
della Santa desta sempre emozione, è come se Caterina tornasse tra
la sua gente.
Poi
è seguito il solenne ottavario con la reliquia esposta sull’altar
maggiore del Duomo di Siena e anche le Feste nazionali hanno visto
il pontificale del cardinale legato del Papa, proprio qui in
cattedrale e non in San Domenico come invece è consuetudine.
Ma
gli eventi che hanno caratterizzato questo anniversario non sono
stati solo a Siena, ma hanno riguardato anche il territorio
circostante.
E’
stato questo il caso della mostra dal titolo: “I caratteri di
Caterina”, evento che si è tenuto a Montepulciano e Pienza nel
periodo da maggio a settembre. Questa mostra è stata organizzata
con il contributo fondamentale della Società Bibliografica Toscana,
che ha curato anche il catalogo e che ha portato a conoscenza del
numeroso pubblico di visitatori molti libri antichi, edizioni
molto rare, molte delle quali appartenenti a collezionisti privati.
Sono state esposte edizioni delle Lettere, del Dialogo, delle
Orazioni e di biografie della Santa. Nelle opere esposte da notare
un’edizione delle Lettere dell’editore veneziano Aldo Manuzio
datata 1500. Nella mostra di Pienza, città di Pio II, il papa che
canonizzò la mantellata senese, è da segnalare l’esposizione di
una bellissima tavola lignea, raffigurante Caterina che benedice un
discepolo, opera di Cristoforo di Benedetto pittore bolognese del XV
secolo, tavola appartenente anch’essa ad una collezione privata.
Dal
punto di vista scientifico l’evento clou è stato il convegno
“Virgo digna coelo. Caterina e la sua eredità”, tenutosi per
due giorni a Roma (27-28 ottobre), nella sala del Senato del
chiostro della Minerva, e il terzo giorno a Siena (29 ottobre) nella
sala del Capitolo del Chiostro di San Domenico. Questo convegno è
stato organizzato dal Pontificio Comitato di Scienze Storiche, da
Memorie Domenicane, dalla Provincia Romana di Santa Caterina da
Siena dei Frati Predicatori, dal Centro internazionale di Studi
cateriniani, dall’Arcidiocesi di Siena, Colle val d’Elsa e
Montalcino; queste istituzioni hanno unito le loro forze per dare
vita a questo grande evento culturale e spirituale con lo scopo di
mettere in luce il significato della canonizzazione
di una donna vissuta nel XIV secolo, ma soprattutto per
approfondire la sua eredità storica e culturale. La pubblicazione
degli atti di questo convegno sarà di grande importanza per
raccogliere i contributi dei vari studiosi che hanno portato al
convegno i frutti del loro lavoro. Nell’ambito della giornata
senese del convegno venne inaugurata, presso l’Archivio di Stato
di Siena, la mostra documentaria dal titolo: “Caterina da Siena e
la sua famiglia la devozione e la santità”. Questa mostra ospita
documenti importanti, oggetto di recenti studi condotti dal Priore
generale dell’Associazione Internazionale dei Caterinati,
professor Paolo Nardi, riguardanti il rapporto tra Caterina, la città
di Siena e il ruolo avuto dai suoi fratelli in ambito politico
cittadino. Sono state esposte anche pergamene di pregio che
attestano privilegi attribuiti a Confraternite intitolate a Santa
Caterina, Confraternite che hanno avuto un ruolo fondamentale nella
diffusione del culto verso
la Mantellata
senese. In questa mostra non poteva mancare la bolla di
canonizzazione di Santa Caterina, con il sigillo di Pio II e un
altro documento, conservato dai frati domenicani di Siena,
rilasciato dal papa Gregorio XI, stante in Avignone, che autorizzava
i sacerdoti al seguito di Caterina, a poter celebrare messa anche
nelle città colpite da interdetto papale. Una sezione di questa
mostra è dedicata al culto della Santa negli anni dell’Unità
d’Italia, questi documenti risalenti al 1857, 1859 e 1861
attestano come Caterina fosse già individuata come Santa della
Nazione italiana, addirittura prima dell’Unità nazionale e ben
molti anni prima della
proclamazione a Patrona
d’Italia nel 1939.
La
mostra è stata prorogata fino a maggio 2012.
Un’altra
piccola mostra, ma non per questo meno importante, è stata
allestita a Rapolano Terme, presso l’oratorio della Misericordia
dal’8 dicembre 2011 al 6 gennaio 2012. La conferenza di chiusura
è stata tenuta dallo storico dell’arte, professor Alberto
Cornice, che ha tracciato un quadro storico dell’iconografia
cateriniana. Presenti in questa mostra molti dei libri antichi
esposti a Montepulciano e Pienza, ma anche reliquie; tra queste una
copia in cera della reliquia della Sacra Testa conservata in San
Domenico a Siena. La copia in cera fu donata dall’avvocato
rapolanese Alessandro Falciani nel 1628 all’arcivescovo di Siena
Ascanio Piccolomini d’Aragona. L’altra opera esposta è una
statua lignea, di ignoto autore, di cui si ha notizia per la prima
volta nella redazione della visita pastorale del 1596, fatta dal
vescovo Pietro Usimbardi.
Un
anno quindi ricco di eventi che però non sono destinati a rimanere
fini a se stessi. Le tre mostre allestite, hanno prodotto i tre
relativi cataloghi, completi di notizie e regesti aggiornati,
permettendo così di correggere anche alcune citazioni che, in
passato, contenevano errori. Inoltre hanno attirato un notevole
numero di visitatori, in tutto circa cinquemila. Nonostante i tempi
di crisi economica, queste iniziative sono state tutte allestite con
pochi contributi, senza sfarzi o sprechi; iniziative segnate da
concretezza, cultura, lavoro e soprattutto da tanto amore verso
questa donna, laica e santa; analfabeta, ma interprete della
dottrina della Chiesa a tal punto
da essere proclamata Dottore
della Chiesa da Paolo VI nel 1970, Patrona d’Italia e d’Europa
che ancora oggi, in questi nostri tempi travagliati, si propone a
noi con l’insegnamento del suo esempio di vita.
(20
gen.2012 -Franca Piccini)
PONTIFICIO
COMITATO DI SCIENZE STORICHE -27 ott.2011
MemorieDomenicane-Ordine
dei Frati Predicatori- Provincia Romana-
Centro Internazionale Studi Cateriniani
“VIRGO DIGNA COELO” -Caterina e la
sua eredità
Convegno
Internazionale in occasione del 550°Anniversario della
canonizzazione di Santa Caterina da Siena (1461-2011):
Giovedì.
27 ottobre 2011
-
Roma,
Complesso di S. Maria sopra Minerva (piazza della Minerva 42)
Ore
9,00 -Saluti delle Autorità -Prima
sessione:
SANTITA’,
MISTICA E PROFEZIA: Gabriella
Zarri -Università degli Studi di Firenze
Prolusione
- Agostino
Paravicini Bagliani -Presidente
della Soc.Intern.studio Medioevo Latino –
PCSS
Caterina
e il Papato:
Sofia
Boesch -Un. Studi Roma Tre – CESA (Centro Europeo di Studi
Agiografici)
Caterina
da Siena nella storiografia
--pausa
caffè -Ore
11,30 -Francesco
Santi: Univ.Studi Cassino – FEF (Fondazione Ezio Franceschini,
Firenze)
Caterina
e il rinnovamento della teologia
-Alessandra
Bartolomei Romagnoli -Pont.Università Gregoriana
La
discussione sulle stimmate:
Elena
Brizio -The
Medici Archivi Project, Florence
Caterina
e le leggi: Seconda
sessione -Ii processo di
canonizzazione -Ore
15,00 -Giulia
Barone -Un.Sapienza Roma
Modelli
di santità femminile nei processi di canonizzazione fra Trecento e
Quattrocento: Silvia
Nocentini
Fondazione
Ezio Franceschini, Firenze
La Legenda
maior di Raimondo da
Capua: una eredità condivisa:
Fernanda
Sorelli -Un.Studi Padova
Tommaso
Caffarini e il Processo Castellano:
Ore
16,30 -Luciano
Cinelli O.P.-Direttore Memorie Domenicane
Il
Processo Castellano: studio prosopografico:
Concetta
Bianca -Un.Studi di Firenze
Caterina
e Pio II:
Venerdì
28 ottobre 2011-
Roma,
Complesso di S. Maria sopra Minerva
-Terza
sessione
CATERINA
NELLA STAGIONE DELLE OSSERVANZE -Ore
9,00 -Paolo
Nardi -Un.Studi di Siena – PCSS
Caterina
e Siena
:
Carlo
Delcorno -Alma
Mater Studiorum – Università di Bologna
La
memoria di Caterina nei sermoni dell’Ordine dei Predicatori:
Pierantonio
Piatti -Officiale
Pontificio Comitato di Scienze Storiche
Caterina
e gli Ordini religiosi:
-pausa
caffè -ore
11,30 -Isabella
Gagliardi -Un. Studi di Firenze
Caterina
e l’Osservanza domenicana: il rinnovamento del secondo OrdineS:
Mario
Sensi -Pont.Un.Lateranense – PCSS
Dalle
Mantellate al Terz’Ordine domenicano: la regola di Munio de Zamora:
Quarta
sessione:
LA MEMORIA
DI
CATERINA IN ETA’ MODERNA E CONTEMPORANEA: Ore
15,00 -Gianni
Festa O.P.
Il
modello cateriniano nelle leggende agiografiche femminili domenicane:
Fausto
Arici O.P.
Ambrogio
Catarino, teologo e agiografo:
Alessio
Assonitis- Memorie
Domenicane
L’eredità
cateriniana nel movimento savonaroliano. Il caso di San Silvestro al
Quirinale -pausa
caffè
Sabrina
Stroppa -Università
di Torino
Caterina
nella mistica del ‘500 e del ‘600
: Anna
Scattigno -Università
degli Studi di Firenze
Caterina
e la tradizione letteraria dell’epistolario femminile
Sabato
29 ottobre 2011
Siena,
Archivio di Stato (via Banchi di Sotto, 52)
Ore
11,00
Inaugurazione
della Mostra documentaria su Caterina da Siena e il Processo di
Canonizzazione:
Saluti
delle Autorità:
Sindaco
di Siena; S.E.R. Antonio Buoncristiani, Arcivescovo di Siena; Rev.mo
P. Bernard Ardura, Presidente del Pontificio Comitato di Scienze
Storiche; Prof. Paolo Nardi, Priore generale dell’Associazione
Internazionale dei Caterinati
Tavola
rotonda animata da:
Dott.ssa
Carla Zarrilli, Direttrice Archivio di Stato di Siena; P. Dr.
Luciano Cinelli O.P., Direttore di Memorie Domenicane, Prof. Giovanni Minnucci Università degli Studi
di Siena; Prof. Franco Cardini, Università degli Studi di Firenze
Convento
di S. Domenico, Sala del Capitolo
Quinta
sessione
CATERINA
NELL’ARTE
Ore
15,30
Antonio
Paolucci
Direttore
dei Musei Vaticani
Introduce
e modera
Diega
Giunta
Presidente
del Centro Internazionale di Studi Cateriniani – Roma
Iconografia
cateriniana: tipologie, committenza, aree di diffusione
Michele
Bacci
Università
degli studi di Siena
L’immagine
di Caterina nell’iconografia medievale
Raffaele
Argenziano
Università
degli Studi di Siena
L’immagine
di Caterina a Siena
Martine
Boiteux
EHESS,
Paris-Rome
L’immagine
di Caterina nell’iconografia moderna
Vitaliano
Tiberia
Presidente
della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei
Virtuosi al Pantheon
La
basilica di Santa Maria sopra Minerva e la tomba di Santa Caterina
Anna
Benvenuti
Università
degli Studi di Firenze
Conclusioni
Consiglio
Generale 12-13 marzo 2011
RELAZIONE
GRUPPO DI SIENA ANNO 2010
L’attività
del gruppo di Siena per quest’anno 2010 ci ha visti impegnati
fondamentalmente su tre iniziative.
La prima è
stata la fattiva collaborazione al progetto “La via della
Santa”, in collaborazione con la cooperativa Siena Viva e
finanziato da Vernice Progetti culturali, società della Fondazione
Monte dei Paschi di Siena.
Questo progetto,
che si è svolto dal 1 al 29 settembre 2010, si è articolato in una
serie di incontri rivolti alle guide turistiche senesi ed ha
richiesto un notevole impegno da parte di tutto il gruppo senese.
La prolusione è
stata fatta dal nostro arcivescovo monsignor Antonio Buoncristiani
ed ebbe per titolo: “Sacro e profano: punto di partenza per un
turismo religioso”. Il Priore generale, professor Nardi ha tenuto
tre incontri rispettivamente dal titolo: “Religione e potere
civile. Il Papato alla metà del Trecento”, “I Domenicani e gli
ordini religiosi a Siena alla metà del Trecento” e “Personaggi
della religiosità senese”. Il professor Sergio Medaglini ha
trattato il tema: “Digiuno e anoressia nella vita di Santa
Caterina”, soffermandosi in modo particolare sul significato del
digiuno mistico, cercando di fare chiarezza su un argomento che
ciclicamente torna alla ribalta della cronaca. Padre Alfredo
Scarciglia ha invece fatto un intervento
dal titolo: “Santa Caterina. La spiritualità”, mentre la
sottoscritta ha tenuto due incontri, uno sul tema: “La vita di
Santa Caterina” e l’altro: “I luoghi e le opere d’arte:
Basilica di San Domenico e Casa Santuario di Santa Caterina”,
accompagnando le guide nei luoghi cateriniani di Siena. Inoltre il
mio contributo al corso è stato completato dalla stesura 11 schede
monografiche su altrettante opere d’arte collocate tra la basilica
di San Domenico e
la Casa-Santuario.
Inutile
dire che tutto questo ha comportato per tutti noi un lavoro che ci
ha visti impegnati fin dai mesi precedenti.
La seconda
iniziativa è stata la preparazione del convegno di Bologna che ci
ha visti riuniti per festeggiare i primi quarant’anni
dell’Associazione. Tutte le relazioni e gli interventi sono
raccolti in un Quaderno cateriniano.
Ai
quarant’anni dell’Associazione, padre Alfredo ha dedicato il suo
ultimo libro di poesie dal titolo: “Tutte le generazioni mi
chiameranno Beata-Inni alla Madre di Dio”, alla presentazione di
questo libro, fu dedicato il pomeriggio del 30 settembre scorso;
l’evento vide la partecipazione di monsignor Buoncristiani e del
professor Nardi, i quali tennero anche un intervento ciascuno.
Un evento
culturale di grande importanza per Siena e il suo territorio è
stato il convegno internazionale “Beata civitas: pubblica pietà e
devozioni private nella Siena del Trecento”. Questo evento ha
visto la nostra Associazione tra le istituzioni organizzatrici
dell’evento. Il convegno è stato fortemente voluto
dall’arcivescovo monsignor Antonio Buoncristiani ed ha voluto
mettere in luce gli aspetti del tessuto culturale e spirituale che
si visse a Siena e nei
territori limitrofi tra il ‘200 e il ‘300, facendo sì che in
quel contesto nascessero personalità come Bernardo Tolomei,
Caterina Benincasa e Bernardino degli Albizzeschi.
Questo evento ha
portato a Siena molti insigni professori, ricordo tra gli altri, il
professor Andrè Vauchez, il professor Daniel Bornstein e Padre
Bernard Ardura, presidente del Pontificio comitato di scienze
storiche, oltre il professor Nardi che ha partecipato come relatore.
Il 25 novembre
l’Associazione ha partecipato ad una iniziativa in collaborazione
con l’Opus Dei dal tema: “Passione per la verità”, tracciando
un parallelo tra San Josemaria Escrivà e Santa Caterina da Siena.
All’incontro hanno tenuto un intervento il professor Paolo Nardi,
Jose Luis Illantes teologo e direttore dell’Istituto storico
Escrivà e Josè Maria
La Porte
, vicedecano della facoltà di comunicazione istituzionale della
Chiesa presso
la Pontificia
Università
della Santa Croce.
In estate, il 19
luglio a Follonica, presso la colonia del Cif, tenni un incontro sul
dottorato caterinano e poi ho accompagnato tre gruppi, due in marzo
e uno in aprile in visita alla basilica di San Domenico e alla
Casa-Santuario.
Quest’anno
ricorrono due importanti avvenimenti: il 550esimo anniversario della
canonizzazione della nostra Mamma e Maestra e il 150esimo
anniversario dell’Unità nazionale. Per il primo è già
fissato l’evento culturale del Convegno dell’ottobre
prossimo che si svolgerà tra Roma e Siena, mentre per quanto
riguarda i 150 anni dell’Unità d’Italia è uscito il Quaderno
cateriniano n. 129-130 dal titolo: “
La Santa
d’Italia”, frutto di una mia modesta ricerca svolta in tre
archivi: l’archivio della Venerabile compagnia di Santa Caterina
in Fontebranda, l’archivio arcivescovile di Siena e l’archivio
storico del Comune. Circa un anno fa, leggendo le Lettere di Santa
Caterina nelle quali ella faceva specifico riferimento all’Italia,
mi chiesi: i fratelli e le sorelle della Compagnia, che ci hanno
preceduto come figli spirituali di Caterina, cosa fecero nel 1861?
Oggi dopo aver visto gli antichi documenti, e vi assicuro non sono
pochi, è possibile affermare che già 150 anni fa ed oltre Caterina
era considerata
la Santa
“dell’italiana patria”. I nostri predecessori volevano
l’Unità nazionale, erano liberali e allo stesso tempo cattolici e
ferventi caterinati e Caterina rappresenta la perfetta sintesi di
queste due anime dell’Italia che si stava costruendo e
costituendo.
Tutta
la nostra attività si svolge sempre in stretta sinergia con
i Padri Domenicani, con le Suore, custodi del Santuario cateriniano
e con l’arcidiocesi.
Il resoconto lo
potete trovare sulla rivista
La Patrona
d’Italia e d’Europa, che vi invito a sostenere.
Tra le pubblicazioni di quest’anno segnalo la traduzione in
italiano del volume dal titolo: “Supplemento alla vita di S.
Caterina da Siena” a cura dei Padri domenicani Centi e Belloni per
i tipi delle edizioni Nerbini di Firenze.
Franca
Piccini
>Giovedì 5
maggio 2011
- Santa Maria della Scala -Sala parrocchiale
CENTRO ITALIANO FEMMINILE – SIENA
in collaborazione con
ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE DEI CATERINATI
La Dott.ssa Franca PICCINI FALORNI, Segretaria dell’Associazione
Internazionale dei Caterinati e
membro dell’Ufficio diocesano comunicazioni sociali, terrà un
incontro sul tema:
-ore
17,00 – “La Santa d’Italia: S. Caterina da Siena” nel
550esimo anniversario della canonizzazione e nel 150esimo
anniversario dell‘Unità d’Italia.
L’attrice Paola LAMBARDI declamerà alcuni sonetti inediti,
scritti nel 1861
-Ore
18,30 – Santa Messa in Cattedrale, con la reliquia della Sacra
Testa esposta
sull’altare maggiore
> Mercoledì 5 ottobre
2005
-le Sacre Particole,
il miracolo eucaristico presente a Siena
fin dal 1730 e conservato nella basilica di S.
Francesco, è stato esposto nella cripta di San Domenico.
Le 233 ostie consacrate, conservate nella
Basilica di San Francesco, sono state portate nella Cripta dai
francescani Minori conventuali.
L'iniziativa si è inserita nei primi
giorni di ottobre, caratterizzati dalla festa di San Francesco
d'Assisi (4
ottobre), dall'anniversario della proclamazione di Santa
Caterina da Siena a Dottore della Chiesa universale
(4 ottobre)
e dal sesto anniversario della proclamazione della Santa senese a
Compatrona d'Europa (1°
ottobre 1999).
>
Il
18-19 febbraio 2006 si è svolto a
Siena il Consiglio Generale dei Caterinati per l'anno
2005,
nella sala del Capitolo del Chiostro
di San Domenico.
I particolari sono nella pagina: Il Consiglio Generale.
Dalle relazioni dei Gruppi emerge un rinnovato
interesse verso i giovani, al quale fa riscontro anche un notevole
interesse dei giovani verso queste grandi figure dei Santi
compatroni d’Europa, in modo particolare nei confronti di Santa
Caterina. L’attenzione verso i giovani è stata
particolarmente sentita dal Gruppo di Siena, che si è
rivolto a loro tramite gli insegnanti organizzando un corso di
aggiornamento avente per tema proprio il messaggio di Santa
Caterina. Questo corso, nato
dalla sinergia fra l’Associazione dei Caterinati e l’Ufficio
Scuola diocesano, si è svolto nell’autunno del 2005 ed ha visto
la presenza costante di circa cinquanta insegnanti per sera, a volte
provenienti anche dalle diocesi confinanti.
Numerosi
Gruppi di giovani, di ritorno dalla giornata mondiale della
gioventù di Colonia, hanno incontrato Caterina sulle orme
del loro percorso, facendo sosta al Santuario cateriniano di Siena e
al Santuario europeo di Eupen-Astenet in Belgio.
Squadra che vince non si cambia; infatti è stato
riconfermato per acclamazione, nella carica di Priore Generale, il
professor Paolo Nardi che dirigerà l’attività
dell’Associazione anche nel prossimo triennio; insieme a lui sono
stati riconfermati anche tutti i membri della Giunta esecutiva.
L’arcivescovo monsignor Antonio
Buoncristiani, proprio nell’occasione del Consiglio generale dei
caterinati, ha annunciato che ad offrire l’olio per la lampada
votiva per l’anno 2006 sarà il Serra Club. Il cardinale
Marchisano, arciprete della Basilica vaticana, verrà a presiedere
le Feste in onore di Santa Caterina Patrona d’Italia e d’Europa.
(Franca Piccini)
>
Dal
23 aprile al 7 maggio 2006
Nell’ambito
delle Feste
2006 in
onore di Santa Caterina da Siena, è allestita presso il chiostro di
San Domenico una mostra di opere
raffiguranti Santa Caterina da Siena. La mostra, organizzata
dall’Associazione Internazionale dei Caterinati
e dalla Comunità dei Padri Domenicani Parrocchia di San Domenico,
in collaborazione con l’Istituto d’arte Duccio di Buoninsegna
di Siena, è stata inaugurata il 23 aprile scorso e si protrarrà
fino al 7 maggio con il seguente orario: 10-13; 15-18,30.
Con questa iniziativa
le istituzioni che hanno organizzato la mostra, intendono rendere
omaggio a Santa Caterina Patrona d’Italia e d’Europa attraverso
le opere di ben 36 artisti, molti famosi altri meno, ma non per
questo meno meritevoli, vogliamo in questa sede elencarli tutti per
non far torto a nessuno: Marco Acquafredda,
Anonimo gesso 1947, Cesare Baglioni,
Piergiorgio Balocchi, Giuliana Brogi,
Cinzia Castelletti, Rino Conforti, Giovanna Consorti,Vico Consorti,
Paola Della Corte, Antoaneta Dizoni,
Enzo Cesarini, Veronica Finucci,
Emanuela Fucecchi, Silvia Ghelardini,
Mario Grezzi, Alessandro Grazi, Gaetano Marinelli,
Franca Marini, Classe III A 1980 Istituto d’Arte, Maurizio Masini,
Fabio Mazzieri, Fabio Neri, Pierluigi Olla, Giovanna Pala, Loriana Petricci,
Alberto Positano, Monica Putti, Fiorella
Rosi, Vinicio Rovai, Enzo Santini, M.
Pia Scarciglia, Timothy
Shmalz, Plinio Tammaro, Arturo Viligiardi,
Lorena Zalaffi. La mostra è stata
realizzata interamente con contributi privati.
>Artisti per
Santa Caterina - Icone Cateriniane (dal
catalogo, a cura di Fabio Mazzieri, ed.Grafica
Pistolesi, 2006):
L'arte è sempre stata un dono
di Dio all'uomo, anche se a malincuore bisogna ammettere che troppe volte è stata ottenebrata. L'arte comunque rimane in sé stessa un avvenimento sacro.
L'occasione di questa mostra tutta cateriniana vuole essere un modo altro, degli Artisti convenuti nel chiostro di San Domenico per evidenziare ancora una volta che l'arte è un atto d'amore, un sacrificio di se stessi al mondo sotto la guida di Santa Caterina, innamorata della " Bellezza sopra ogni Bellezza"
cioè di Dio "Somma ed Eterna Bellezza". L'Artista proprio perché porta in sé la coscienza della bellezza sente di avere una sua propria singolare dignità: concorrere a " creare " il bello con le cose create belle da Dio. Santa Caterina, riconosceva di avere nel sangue questa aspirazione alla bellezza e di avere appreso l'amore del bello ammirando le opere d'arte. A Lei è attribuita questa raccomandazione rivolta al suo caro discepolo il pittore Andrea Vanni: "Io ti raccomando di perseverare nel bene e di non abbandonare i pennelli, purché essi siano sempre in cerca del divino volto di Gesù e dei colori dello Spirito. Questo ti dico perché nessuno meglio di me può sapere come io bevetti la prima Verità dalla luce dell'arte". Auguriamoci che il felice connubio Comunità PP Domenicani Parrocchia di San Domenico - Associazione Internazionale dei Caterinati - Istituto d'Arte Duccio di Buoninsegna, riesca a trasmettere ai visitatori attraverso le
"Icone Cateriniane" l'amore per l'arte, il gusto del bello insieme all'omaggio a Santa Caterina Patrona d'Italia e d'Europa. Riscoprire le comuni radici cristiane anche attraverso le opere d'arte, certamente è anche questa una via da percorrere, per
partire, dal fatto "estetico" fino ad arrivare al bisogno "estatico" alla contemplazione di Cristo il vero e sommo Kàllistos.
(F.to Parroco di San Domenico e Assistente Ecclesistico
dell'Associazione Internazionale dei Caterinati - P.Alfredo
Scarciglia).
>
Dal
1° al 6 settembre 2006: alle
radici dell'Europa cristiana.
Un
viaggio di tremila e cinquecento chilometri attraverso l'Europa, da
percorrere in sei giorni passando per
la Svizzera
,
la Germania
, il Belgio, il Lussemburgo e
la Francia
, può sembrare privo di senso ad una comitiva che vada in cerca
soltanto di mete dal sicuro richiamo turistico o consumistico. Non
parliamo, poi, della necessità di svegliarsi ogni giorno all'alba
per trascorrere in autobus le molte ore richieste dai continui
spostamenti tra città e luoghi separati da lunghe distanze.
D'altronde di tanti “sacrifici” anche il turista più pigro viene
ripagato quando ha l'opportunità di visitare regioni lontane e
conoscere realtà ignorate, che in questo modo possono imprimersi
nella sua memoria molto più che a leggerne sui libri o a riceverne
le immagini sullo schermo di un
televisore.
Queste considerazioni, tuttavia, si
rivelano piuttosto banali appena si riesca
a cogliere il significato dell'itinerario compiuto ai primi di
settembre dal gruppo di caterinati e
parrocchiani di San Domenico guidati da padre Alfredo, al quale va
il grande merito di avere ideato questo itinerario segnandone le
“stazioni” quasi si trattasse di un pellegrinaggio medievale, ma
scegliendo le medesime come testimonianze “moderne” di valori e
virtù cristiane perenni.
La prima tappa, la più lunga attraverso i
panorami affascinanti di una Svizzera straordinariamente assolata,
ha condotto i pellegrini nel cuore della Renania,
laddove
i Romani fondarono città come Magonza
e Colonia, destinate a divenire avamposti
di grande rilievo strategico lungo il confine dell'impero
segnato dal fiume Reno.
Ma bisogna subito precisare che i legami con Roma e l'Italia
acquisirono una dimensione spirituale più profonda solo da quando, nel
IV secolo, cessate le persecuzioni per volontà
dell'imperatore Costantino, anche in quella regione poté
diffondersi il Cristianesimo.
Eccoci
dunque alle radici cristiane del continente europeo, che non furono
divelte dalle invasioni dei popoli germanici: al contrario, proprio
ad un popolo di stirpe germanica come i Franchi, proclamatisi già
nel VI secolo difensori della Chiesa di Roma, apparteneva Carlo
Magno che
fissò ad Aquisgrana la capitale
del regno sul quale edificò il nuovo impero cristiano destinato a
improntare di sé la storia dell'Europa
medievale. Con questa consapevolezza le visite compiute alla
cappella palatina di Aquisgrana,
dove i re di Germania venivano consacrati e intronizzati
prima di recarsi a Roma per ricevere la corona imperiale, al Duomo
di Colonia, insigne monumento-simbolo del culto cattolico posto in
una città i cui abitanti sono tuttora fieri delle loro origini
“romane”, ed alla tomba di Sant'Alberto
Magno, dottore della Chiesa e maestro di San Tommaso d'Aquino,
hanno rappresentato altrettanti momenti di commossa adesione dei
pellegrini senesi alle testimonianze più antiche di una
fede comune ai popoli europei.
D'altra parte tante suggestive
memorie non possono far dimenticare avvenimenti più recenti, di ben
altro genere purtroppo, che hanno reso tristemente celebri quelle
regioni di frontiera trasformatesi spesso nei teatri di battaglie di
straordinaria durata e di incredibile ferocia. Dal XVII al
XX secolo, dai tempi di Luigi XIV di Francia, meglio noto come il
“re sole”, fino alla catastrofe della seconda guerra mondiale,
gli abitanti di quelle città e di quelle campagne tra
la Germania
,
la Francia
e il Belgio, sottoposte ripetutamente a terribili distruzioni, hanno
sofferto pene inenarrabili quando non hanno trovato la morte negli
scontri tra gli eserciti più agguerriti della storia moderna.
Eppure ormai da alcuni decenni sono cadute
barriere ritenute insormontabili e si possono attraversare le
località di frontiera che dividevano
questi Stati senza neppure accorgersene e finalmente proprio ai loro
confini, precisamente ad Astenet
presso Eupen,
in Belgio, è sorto un santuario dedicato a Santa Caterina, ancor
prima che Ella venisse proclamata compatrona
d'Europa: un gesto compiuto da uomini di grande fede e di profonda
speranza, che ci invitano a meditare ancora una volta sulla statura
profetica della nostra comune “Mamma”, instancabile messaggera
di pace. A poca distanza si estende Bruxelles, città cosmopolita in
grado di accogliere le più diverse etnie con i suoi caratteristici
quartieri che attestano il grande sviluppo da essa
subito tra Ottocento e Novecento, sino ad acquisire i titoli
necessari per divenire l'attuale capitale dell'Unione europea.
Queste, dunque, sono state le ulteriori “stazioni” di un
pellegrinaggio che ha conosciuto il suo momento di più intensa
spiritualità la mattina di domenica 3 settembre, durante la
celebrazione della S.Messa tenutasi
nella cappella cateriniana di
Astenet: padre Alfredo nella sua
bella omelia ha saputo interpretare i sentimenti di tutti i presenti
e subito dopo si è pregato insieme ai caterinati
belgi per
la Chiesa
, per il nostro Continente e per la pace nel mondo, sempre invocando
l'intercessione di Santa Caterina.
Sulla via del ritorno, attraverso una
regione intrisa di storia religiosa come
la Borgogna
– basti pensare alle abbazie di Cluny
e Citeaux – si è fatto tappa a Beaune,
sede di un ospedale fondato nel Quattrocento e rimasto in funzione
sino a qualche decennio fa: un luogo pieno di cimeli e di
suggestioni, nel quale si è esercitata la carità verso gli infermi
e probabilmente anche nei confronti dei pellegrini, come sembra
attestare il grande ricovero a pian
terreno, che, seppure meno esteso ed assai più austero, fa pensare
al “Pellegrinaio” del nostro Santa Maria
della Scala.
Il rientro in patria è avvenuto passando
attraverso altri simboli antichi e moderni di unificazione
e divisione: il traforo del Monte Bianco, strumento delle tecniche
più avanzate al servizio dell'unificazione tra i popoli del
Continente, e gli archi romani della città di Aosta baluardi di
un'antica civiltà, convinta di poter sfidare con le proprie opere
ciclopiche non solo i nemici ma persino il trascorrere del tempo e
le forze di una natura aspra e primitiva.
Un
viaggio, questo, che padre Alfredo ha giustamente definito
“altro”, perché diverso dai consueti itinerari e soprattutto
perché carico di motivazioni profonde, tra le quali l'esercizio
delle tre virtù teologali ha trovato ampio spazio, traendo luce per
di più dagli insegnamenti della nostra “Mamma” Caterina.
(Paolo Nardi)
>Con
Santa Caterina per i sentieri d'Europa. 1°-6 settemmbre 2006
Una bella concelebrazione eucaristica tenuta ad
Astenet, in Belgio, nel cuore d’Europa, presso il Santuario dedicato a Santa Caterina da Siena, è stato il culmine del pellegrinaggio organizzato da Padre Alfredo Scarciglia O.P. Parroco di San Domenico di Siena e Assistente Ecclesiastico dell’Associazione Internazionale dei Caterinati.
Il 3 settembre scorso, infatti, il gruppo di senesi in pellegrinaggio attraverso i sentieri delle radici cristiane d’Europa, è stato accolto ad Astenet dai caterinati belgi di lingua germanofona, ed in modo particolare dalla signora Irmgard Wintgens-Beck, e qui i pellegrini sono stati raggiunti anche dal presidente del Gruppo dei Caterinati di Roma, dottor Aldo Bernabei, e dai suoi familiari. Tutti insieme hanno assistito alla Santa Messa concelebrata da P. Alfredo e da P. Wim Geelen in italiano e in tedesco, mentre i canti sono stati eseguiti in latino.
Non ha potuto essere presente, per un motivo contingente, la presidente dei Caterinati di lingua francese,
Chantal Van der Plancke, che ha inviato il proprio saluto.
Nell’omelia in italiano l’Assistente ecclesiastico dei Caterinati ha ribadito il no alla guerra e al terrorismo, e come ancora oggi sia attuale il messaggio di pace della Patrona d’Europa che, grazie alla volontà di un commerciante del posto, Jean Wintgens, oggi qui è presente e testimone, nel cuore d’Europa, della fede cristiana che avvolge come un velo tutto il vecchio continente.
Ad Astenet è stato possibile vedere la reliquia della
costola di Caterina, custodita nel Duomo di Siena fino al 1975, inoltre intorno all’originale cappella, che custodisce la statua della Santa, è stato costruito un refettorio, una sala riunioni e ci sono anche alcune piccole camerette per ospitare gruppi di persone che si recano qui per esercizi spirituali e incontri di preghiera.
Padre Alfredo ha portato il saluto di Monsignor Antonio Buoncristiani e di Monsignor Castellano, nonché del Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, che aveva incontrato l’Assistente ecclesiastico dei Caterinati a Siena, proprio alcuni giorni prima di partire.
Per noi “italiani di qua”, è stato emozionante incontrare Caterina in queste terre d’Europa, apparentemente così lontane da noi, ma nelle quali, visitandole, e trovandovi Caterina, ci siamo accorti della lezione che Ella, a sette secoli di distanza, è ancora in grado di darci, e cioè:
essere tutti un po’ più cittadini europei. Per lei, che vedeva nel Papa l’autorità in grado di unire l’Europa, era più facile sentirsi cittadina europea, mentre per noi, figli del Novecento, secolo caratterizzato da nazionalismi esasperati, che hanno portato a due guerre mondiali nell’arco di vent’anni, è più difficile sentirsi cittadini di un unico continente, ed è proprio per questo che è determinante, per il futuro d’Europa, riscoprire le comuni radici cristiane di tutti i popoli europei, non dimenticando, ma superando i vecchi antagonismi.
La sera in albergo il professor Paolo Nardi, Priore generale dei Caterinati, ha intrattenuto i partecipanti al pellegrinaggio con delle interessanti riflessioni storiche, ponendo l’accento sul lungo e difficile cammino dell’Europa. “Per secoli - ha detto il professor Nardi - queste zone sono state teatro di battaglie molto cruente. Oggi in Europa ci muoviamo liberamente senza frontiere, e questo ci fa riflettere sul cammino che i popoli europei hanno fatto e sui risultati raggiunti”. Mentre Padre Alfredo ha ribadito come sia stato importante organizzare un pellegrinaggio attraverso questo itinerario, studiato e meditato nei minimi particolari.
Il viaggio attraverso le radici cristiane d’Europa, era iniziato con la visita al Duomo di Colonia dove sono custodite le reliquie dei Re Magi; Giovanni Paolo II ebbe a dire “Le Cattedrali parlano in silenzio delle radici cristiane europee”. Poi ci siamo spostati ad Aquisgrana (Aachen) per la visita alla Cappella Palatina dove riposano le spoglie di Carlo Magno, un vero e proprio gioiello d’arte e di spiritualità, che ci ricorda come il grande Imperatore conciliò il potere politico con quello religioso. Non a caso alcuni anni fa è stato istituito il “Premio Carlo Magno”, che viene attribuito a personaggi che si sono adoperati per la costruzione dell’Europa; ricordiamo che di questo prestigioso riconoscimento è stato insignito anche l’ex presidente della Repubblica italiana Carlo Azeglio Ciampi.
Il pellegrinaggio, iniziato sui sentieri della Fede, è proseguito sui sentieri della Speranza. Siamo arrivati a Bruxelles, città dai forti contrasti architettonici. La Grande Place e le case dalle strette facciate stile Liberty, fanno da cornice ai palazzi di vetro e acciaio che ospitano le sedi delle istituzioni: Parlamento europeo (si riunisce anche a Strasburgo) e Commissione europea, che fanno di Bruxelles la capitale politico-amministrativa d’Europa. Solo per la cronaca citiamo alcuni
numeri: a Bruxelles lavorano 28.000 funzionari con un seguito di 80.000 collaboratori, per un totale di circa 108.000 colletti bianchi che hanno il compito di mandare avanti la macchina europea. E qui si respira l’aria dell’Europa del futuro, un’Europa che, come ha ricordato anche il Pontefice Benedetto XVI nel suo recente viaggio in Germania, deve riscoprire la sue radici cristiane, perché solo alla luce di queste potrà raccogliere le sfide che la attendono nel futuro.
Il pellegrinaggio è terminato sui sentieri della Carità, fermandosi a Beaune, nella Borgogna francese, dove abbiamo visitato l’Ospedale dei poveri fondato da Nicolas Rolin nel 1443, un’istituzione che ricorda lo Spedale di Santa Maria della Scala di Siena e sorto per diffondere la religione cattolica. Qui i letti per accogliere i malati, erano collocati in una grande sala, alla fine della quale c’è un altare dove si celebrava la Santa Messa alla quale i malati potevano assistere anche da letto.
In questo antico ospedale è conservato il famoso e stupendo dipinto di Roger Van der Weyden, raffigurante il Giudizio Finale (1440) che ricordava appunto ai malati il destino riservato alle anime dopo la morte.
Questo pellegrinaggio è stato molto importante per tutti coloro che vi hanno partecipato e ci ha fatto capire l’importanza di promuovere iniziative così, perché solo la conoscenza delle radici cristiane comuni a tutti i popoli del “vecchio continente” ci renderà meno soli e consapevoli di essere cittadini europei e del ruolo che l’Europa dovrà svolgere. L’errore grande, per gli europei del terzo millennio, sarebbe quello di sentirsi autosufficienti, in grado cioè di fare a meno di Dio: un errore che non possiamo permetterci.
(Franca Piccini)
>
Domenica
10 giugno 2007
- pellegrinaggio dei
Caterinati senesi a Roma.
-Visita del Monastero del Santo Rosario-
Monte Mario, Roma, dov'è custodita la mano della Santa; visita
al
Monastero. Santa Messa nell' 8°
Centenario della Fondazione delle Claustrali Domenicane (indulgenza
plenaria). Pranzo e visita alla tomba di
Giovanni Paolo II e alla chiesa dell'Arciconfraternita di Santa
Caterina
in via Giulia, dove il Prof. Paolo Nardi, in
occasione del 630° anniversario del ritorno di
Papa Gregorio XI da
Avignone a Roma, ci ha intrattenuti sul tema: Il
ruolo determinante di santa Caterina
da Siena nel ritorno
del seggio papale a Roma.
(vedi l'articolo di Franca Piccini su La mano della santa porta
il segno delle Stimmate, nella pagina "Vita
e
opere- Le
reliquie della Santa").
A
ROMA SULLE TRACCE DI SANTA CATERINA
Domenica 10 giugno 2007 si è svolto un pellegrinaggio cateriniano
a Roma, organizzato dall’Assistente ecclesiastico
dell’Associazione Internazionale dei Caterinati,
Padre Alfredo Scarciglia, nel 630
esimo anniversario del ritorno del Papa a Roma.
Partiti dal monumento alla Santa, in viale
XXV Aprile, con un pullman da cinquanta persone,
per l’occasione completo, siamo arrivati al monastero delle
Sorelle domenicane claustrali di Monte Mario per le 11, dove Padre
Alfredo ha celebrato
la Santa
Messa.
Questo monastero, consacrato al Santo Rosario, ospita le Suore
domenicane claustrali, che quest’anno
celebrano l’ottavo centenario della fondazione. Qui è conservata
la sacra reliquia della mano sinistra, stigmatizzata,
di Santa Caterina da Siena, che abbiamo potuto vedere, e con questa
Padre Alfredo ha impartito la benedizione a tutti i partecipanti
alla santa messa.
Dopo siamo andati a pranzo in un ristorante
vicino ai musei vaticani, per poi andare a pregare sulle tombe di
Giovanni Paolo II e di Giovanni XXIII, quest’ultima
da alcuni anni riportata nella basilica vaticana.
Nel pomeriggio il programma prevedeva una
parte più culturale, e insieme al primo Assessore
dell’Arciconfraternita di Santa Caterina a Roma, professor
Giancarlo Boccardi, ci siamo recati
nella chiesa della nazione senese a Roma in via
Giulia. Qui il professor Paolo Nardi, ha
intrattenuto i partecipanti, insieme ad altri confratelli romani,
con una relazione sul ruolo svolto da Santa Caterina nel far
ritornare il Seggio papale da Avignone a Roma, mettendo in risalto
l’importanza che la santa senese ebbe in questa importante
missione diplomatica. Ricordiamo che il professor Nardi ha
condotto sull’argomento recenti e approfonditi studi, che
diventeranno prossimamente argomento di un Quaderno cateriniano.
Fra i Caterinati
senesi era presente anche la dottoressa Lucia Baldi, Priore della
Compagnia della Santissima Trinità, che insieme ad
altri confratelli e consorelle, ha ricambiato la visita a Siena
fatta lo scorso 15 aprile, in occasione della Domenica in Albis,
dall’Arciconfraternita di Santa Caterina a Roma guidata dal
Governatore, dottor Paolo Vannoni.
Ricordiamo che l’Arciconfraternita ha
ancora alcuni appartamenti, situati fra via
Giulia e via Monserrato, destinati all’accoglienza di persone che
si trovano momentaneamente nel bisogno. In via
Monserrato abbiamo potuto vedere anche una casa la cui facciata
ricorda quella della casa di Santa Caterina a Siena.
Dopo la conferenza del professor Nardi, i
confratelli e le consorelle romani hanno offerto ai pellegrini
senesi un rinfresco nel giardino dell’Arciconfraternita.
La giornata è stata veramente piena, perché
alla preghiera si è aggiunta la parte culturale, che ha completato
in modo veramente esaustivo tutto il pellegrinaggio. (Franca Piccini)
>
Dalla
Romania ci scrivono -settembre 2007.
Riceviamo
e pubblichiamo questa bella lettera di Viorica Lascu, corrispondente
dell'Associazione Internazionale dei Caterinati, in Romania.
«La notizia del sereno transito di Monsignor
Mario Ismaele Castellano ci ha profondamente commosso; negli anni in
cui noi, Greco-Cattolici Romeni, rientravamo nell'Europa cristiana,
dopo un lungo periodo di vita "in catacombe", monsignor
Castellano ci ha guidato verso Mamma Caterina e ci ha regalato la
pagina introduttiva al libricino che la nostra Associazione AGRU
(Associazione Generale dei Romeni Uniti) offrivamo alla Patrona
d'Europa. Grazie Monsignore!
È infatti
questo lo spirito dell' Associazione dei Caterinati: aiutare tutti a
raggrupparsi intorno alla Dolce Mamma Caterina e a lasciarsi guidare
dai suo saggi consigli, attuali anche oggi, nel Terzo Millennio,
come lo erano nel Trecento. Anche
la Romania
appartiene all'Europa cristiana di cui Caterina è
Patrona.
Ci sforzeremo consolidare questo edificio
spirituale, come lo raccomandava Caterina: riunire e collegare le
pietre con l'amore, per fame un muro!
Confratelli Cari, rimaniamo uniti nella preghiera
per il riposo dell' anima buona di monsignor Castellano; nell'
edificio dell'Europa, guidati dal Dolce Cristo in terra, Papa
Benedetto XVI, per ritrovarci un giorno riuniti intorno a Caterina,
a contemplare
la Luce
di Cristo Dolce, Cristo Amore. Cluj 12/6/2007 - Viorica
Lascu » (da. La Patrona
d'Italia e d'Europa, n.3, Lug.Set.2007).
|

>Corso
per insegnanti di religione, scuole di ogni ordine e grado,
realizzato nel 2009.
(16 febbraio - 9 marzo
2009)
L’Ufficio Scuola diocesano e l’Associazione
Internazionale dei Caterinati, in collaborazione con la sezione
di Siena del Cif (Centro italiano femminile), ha organizzato un
corso rivolto agli insegnanti di religione delle scuole di ogni
ordine e grado. Il corso ha avuto come obiettivo far conoscere la vita e
il messaggio di Santa Caterina agli insegnanti delle scuole affinché
lo possano trasmettere anche ai loro giovani studenti.
L’Associazione
Internazionale dei Caterinati e l’Ufficio Scuola Diocesano avevano
già fatto un’esperienza simile nel 2005; il corso di quest’anno
è stato in linea con il tema: “Educare: una scommessa sull’uomo”, tema sul quale
l’Arcivescovo mons. Antonio Buoncristiani ha invitato a
riflettere, e che ricalca il tema dell’emergenza educativa più
volte ribadito da Papa Benedetto XVI.
Questo corso
è stato aperto a tutti coloro che sono interessati
all’argomento.
Agli insegnanti di religione è stato
rilasciato un attestato di partecipazione.
Programma realizzato:
>Lu. 16 febbraio p. Centro Pastorale di Montarioso: il Prof. Paolo Nardi, Priore
Generale dei
Caterinati, ha
tenuto una
conferenza dal titolo: “Santa Caterina e il ritorno del Papa a Roma”.
>Lu. 23 febbraio 2009 p. Centro
Pastorale di Montarioso: p. Alfredo
Scarciglia O.P., Assistente Ecclesiastico
dell’Associazione
Internazionale dei Caterinati, ha tenuto una conferenza dal titolo:
“Caterina: mistica e Dottore
della Chiesa”.
>Lu. 9 marzo 2009 p. Santuario Casa di Santa Caterina da
Siena: la Dott.ssa Franca Piccini, Segretaria e
Delegata per il Gruppo
di Siena dell’Associazione Internazionale dei Caterinati, ha
accompagnato gli
insegnanti
in una visita guidata attraverso l’iconografia cateriniana sul tema:
“L’immagine come mezzo di trasmissione
della fede”.
Informazioni: presso l'Ufficio Scuola diocesano, Siena - tel. 0577.5870.
Bologna
2 ottobre 2010
“I Quarant'anni di vita dell'Associazione Internazionale dei
Caterinati”
-Terza relazione: Prof.Paolo Nardi - Priore Generale
"Risultati acquisiti, problemi e prospettive"
Eccellenza,
cari confratelli e consorelle,
la prima parte della relazione sui quaranta anni di vita
della nostra Associazione, costruita da Franca Piccini sulla base di
ricerche svolte con accuratezza e con grande passione, ha consentito
di misurare l'impegno profuso da due generazioni di Caterinati:
quella dei nostri padri, che nel 1970 erano ormai in età matura e
che, essendo stati reduci dalle drammatiche esperienze della guerra
e del dopoguerra, si mostravano ben consapevoli del ruolo e dei
valori dell'associazionismo cattolico tanto da promuoverne lo
sviluppo sotto molteplici forme, e quella nostra, cresciuta sotto le
ali protettive della famiglia e delle istituzioni ecclesiastiche e
quindi vissuta “di rendita” in gioventù, ma costretta negli
anni della maturità ad un brusco risveglio per doversi misurare con
le sfide quotidiane del relativismo e della secolarizzazione e con i
loro effetti, che appaiono sempre più nefasti, sebbene non al punto
da distruggere la speranza cristiana.
Non v'è dubbio che
l'Associazione abbia conseguito risultati positivi in questo
quarantennio di attività, segnato quasi per intero dalla presenza
del suo fondatore, mons. Mario J.Castellano, al quale desidero
anch'io rivolgere un pensiero reverente e grato per gli inestimabili
doni spirituali che ha elargito a noi tutti e per l'esempio, che ci
ha offerto, di vita integerrima al servizio della Chiesa. Per Suo
merito l'Associazione, sin da quando sorse ricevendo l'eredità
spirituale della confraternita senese di Santa Caterina in
Fontebranda, poté espandersi oltre i confini della diocesi e
mettere salde radici in città particolarmente legate all'azione
della nostra Santa, oppure laddove risiedevano persone a Lei devote,
magari per la loro stessa origine senese. In seguito alcuni gruppi
hanno conosciuto crisi organizzative, ma non sempre hanno interrotto
le loro attività (penso al caso di Genova), mentre nello stesso
tempo ne sono sorti di nuovi, animati da grande entusiasmo.
Le risposte al questionario
elaborato a seguito delle decisioni assunte nel Consiglio generale
del marzo scorso offrono una panoramica esaustiva delle attività
svolte dai gruppi a partire dalla loro fondazione e contribuiscono a
tracciare una cronistoria quanto mai significativa
dell'Associazione. Vi si segnalano, infatti, accanto ai riti ed alle
cerimonie tradizionali, espressioni del culto per
la Santa
sia a livello locale che nazionale, i pellegrinaggi che hanno
favorito la conoscenza dei luoghi cateriniani in Italia ed
all'estero e reso possibili e più frequenti gli incontri tra
confratelli e consorelle. Tali incontri si sono realizzati anche per
organizzare e dare esecuzione ad eventi di particolare rilievo sotto
il profilo culturale, come convegni, conferenze e concorsi che,
specialmente nell'ultimo decennio, hanno contribuito non solo a
diffondere la conoscenza della figura e dell'opera di Caterina, ma
anche a rendere, come si suol dire, maggiormente “visibile”
l'Associazione ed a creare sinergie rafforzando i legami tra i
responsabili dei gruppi e procurando nuove adesioni, che per la
verità hanno interessato prevalentemente le persone mature. A
questo proposito ho potuto notare che l'Associazione si è mantenuta
agile e quindi “giovane”, a dispetto dell'età media dei suoi
soci, proprio sul piano dell'assunzione delle responsabilità e che
negli ultimi anni non si è mai affievolito l'entusiasmo da parte di
tutti nello svolgere sia le attività consuete sia quelle di nuova
programmazione.
Dobbiamo convincerci che la forza dei Santi, come Caterina,
non si esaurisce mai e che il loro fulgido esempio continua a dare
concretezza alla nostra fede. Lo
sottolineò il Santo Padre nel discorso che avrebbe dovuto
pronunciare all'Università “
La Sapienza
” di Roma il 17 gennaio 2008, ma che non poté tenere per
l'ostilità preconcetta di un'esigua minoranza di docenti e
studenti: “Varie cose dette da teologi nel corso della storia o
anche tradotte nella pratica dalle autorità ecclesiali, sono state
dimostrate false dalla storia ed oggi ci confondono. Ma nello stesso
tempo è vero che la storia dei Santi, la storia dell'umanesimo
cresciuto sulla base della fede cristiana dimostra la verità di
questa fede nel suo nucleo essenziale”. Ed ancora, poche settimane
fa, il Papa è tornato sull'argomento, nell'udienza generale di
mercoledì 25 agosto, rivolgendo ai presenti, in tono colloquiale e
paterno, questa esortazione: “Ognuno dovrebbe avere qualche Santo
che gli sia familiare, per sentirlo vicino con la preghiera e
l'intercessione, ma anche per imitarlo. Vorrei invitarvi, quindi, a
conoscere maggiormente i Santi, a iniziare da quello di cui portate
il nome, leggendone la vita, gli scritti. Siate certi che
diventeranno buone guide per amare ancora di più il Signore e
validi aiuti per la vostra crescita umana e cristiana”.
Il magistero e le esortazioni
del Santo Padre ci confortano in mezzo alle difficoltà che
incontriamo e che ancora una volta emergono dalle risposte al nostro
questionario collocate nella sezione relativa ai problemi del
presente. Prima di far cenno a tali problemi mi piace riportare la
definizione di “caterinato” che si legge in una risposta al
questionario e che mi sembra particolarmente ben centrata:
“L'identità del caterinato può
essere colta in duplice modo: a) perché egli pratica l'insegnamento
di S.Caterina senza distacco ed a Lei si riferisce come mamma e
guida, secondo la tradizione e con il vivo desiderio di voler
estendere anche ad altri fratelli i benefici ricevuti; b) perché,
sensibile ai problemi della storia e della cultura
del proprio tempo e assertore della validità
dell'insegnamento di Caterina per le società di ogni tempo, egli
tende a propagarne il culto all'interno della Chiesa e nell'ambito
della cultura cattolica in genere”.
Nell'ambito di questa
definizione è stato opportunamente sottolineato che tra le
potenzialità legate ai fini statutari risalta “del tutto
peculiare”, “la rivalutazione del ruolo femminile” ed infatti
in certi gruppi le consorelle sono in maggior numero dei
confratelli e dappertutto si distinguono per il loro impegno
convinto ed appassionato.
Ciò premesso va ribadito che
non è facile essere “caterinati” nell'attuale realtà mondana e
perfino in quella ecclesiale, come del resto non lo era neppure al
tempo di Santa Caterina né lo fu durante il lungo periodo che
intercorse tra il suo transito e l'atto della canonizzazione. La
necessità di credere profondamente nel suo esempio e nella
possibilità di imitarla e soprattutto il possesso di una certa
preparazione culturale, che consenta di comprenderne, seppure
soltanto parzialmente e in maniera superficiale, il complesso
pensiero, costituiscono la cifra di un modo di ragionare e di
comportarsi che non può essere facilmente recepito a livello, per
così dire, di “massa”, a meno che non si tenti di ridurre tutto
a qualche semplice slogan tra i molti che circolano nel mondo
politico e mediatico: penso soprattutto alla celebre definizione del
“potere prestato”. Per tali ragioni il ricorso a strumenti di
alto livello culturale, come conferenze, lezioni e convegni appare
particolarmento connaturato ad un'Associazione che abbia tra le sue
finalità quella di apprendere la dottrina di un Dottore della
Chiesa. Inoltre è giudicato indispensabile l'apporto di
informazione, documentazione e commento fornito dalla rivista “
La Patrona
d'Italia e d'Europa” e dai “Quaderni cateriniani”. D'altra
parte, ben vengano tutte le iniziative rivolte a trasmettere la
conoscenza della vita e dell'opera della nostra “Mamma” anche
attraverso forme più semplici di comunicazione, ovvero visive e
colloquiali e comunque a sfondo didattico, perché queste al giorno
d'oggi si rivelano le più efficaci, come si è potuto constatare
valutando gli elaborati del recentissimo concorso nelle scuole,
gestito insieme all'organizzazione delle confraternite d'Italia.
Tutto considerato, però, suscita una certa amarezza il dover
apprendere dell'esistenza di incomprensioni e prese di distanza nei
confronti di alcuni nostri gruppi da parte di ambienti ecclesiali
che, per la loro contiguità rispetto a quello dei caterinati,
dovrebbero essere uniti al medesimo da un rapporto speciale di
complementarietà. In tal senso è del tutto condivisibile
l'affermazione contenuta in una risposta al questionario, vale a
dire che “nessuno meglio dei padri domenicani possiede la
spiritualità e la preparazione per alimentare e formare una
vocazione cateriniana”. Penso anch'io che l'Associazione debba
farsi carico di questo problema e ritengo che nessuno più
dell'Assistente ecclesiastico generale abbia tutti i requisiti per
stabilire contatti ed avviare un dialogo necessario per non dire
assolutamente indispensabile.
I problemi del
presente si proiettano inevitabilmente sul futuro dell'Associazione
e si riassumono nell'esigenza di accogliere pienamente e diffondere
e far valere con la massima intensità tutto quello che il pensiero
cateriniano può esprimere: basterebbe il soddisfacimento di questa
esigenza – credo – per esaltare il ruolo dell'Associazione
stessa, della quale si auspica, da più parti, la funzione di
“momento d'incontro con il bisogno di verità dell'uomo
moderno”, al fine di “ripescare il concetto di amore e di
trascendenza”, o in altre parole per poter giungere più
agevolmente alla comprensione del mistero di Cristo Crocifisso e
della sua promessa di restare con noi sino alla fine della storia.
E in questo modo si ritorna ad
affrontare il solito problema, da tutti avvertito con particolare
acutezza: in qual modo far pervenire il messaggio cateriniano al
maggior numero possibile di persone e specialmente ai giovani?
Consentitemi di soffermarmi
qualche istante sulla “condizione giovanile”, circa la quale
bisogna osservare che sempre più spesso i giovani debbono
affrontare situazioni esistenziali molto più complicate di quelle
che pure hanno afflitto gli anni della nostra giovinezza. Iniziamo
dalla famiglia: sappiamo bene che aumentano in maniera esponenziale
i casi di separazioni e divorzi e, così, i figli contesi e
sballottati tra spezzoni di famiglie che si scompongono e
ricompongono secondo i capricci degli adulti, sono costretti a
crescere in mezzo a conflitti d'ogni genere, il tutto evidentemente
a discapito di una formazione equilibrata e serena. Il mondo
mediatico pretende di fornire la giustificazione ideologica di una
realtà così squallida attraverso messaggi d'ogni tipo, fuorché di
ispirazione cristiana, e cerca continuamente di persuaderli intorno
alla natura effimera degli affetti ed alla relatività dei valori.
Le scuole medie inferiori e superiori, che cadono nel periodo
cruciale dell'adolescenza, sono vissute spesso come una tortura e
l'unico messaggio culturale che riescono a trasmettere è ancora,
prevalentemente, di tipo relativistico. L'Università, purtroppo, è
divenuta preda di un sapere di tipo tecnico-scientifico e di un
nozionismo complicato e
prolisso che mira soltanto a selezionare gli studenti in vista di un
mercato del lavoro, che a sua volta appare sempre più avaro e
disumano, in quanto privo sia di garanzie assicurative che di
offerte e prospettive gratificanti. Non c'è da meravigliarsi,
dunque, se le associazioni cattoliche ed i luoghi deputati ad
ospitare manifestazioni culturali di impronta cristiana soffrono di
scarsa partecipazione giovanile, con tanti problemi e tanti messaggi
distorti che assorbono e condizionano i giovani. In ultima analisi,
parlare ai giovani, per noi “anziani”, che tutto sommato viviamo
in una condizione di maggior sicurezza, per non dire di privilegio,
diviene sempre più arduo.
In questo quadro – voi mi
direte - individuare nel pensiero di Caterina i motivi di conforto e
gli stimoli all'azione che siano adatti alla “condizione
giovanile” non dovrebbe essere difficile, ma il linguaggio della
nostra Santa necessita, comunque, di essere “tradotto”, vale a
dire reso più accessibile e comprensibile alle generazioni del
Duemila e questo è molto più difficile da conseguire.
In ciò sta indubbiamente la positività di certe iniziative
come i concorsi, sebbene per loro natura finiscano sempre per
acquisire un carattere decisamente elitario. Ed allora, siccome i
giovani trascorrono ore a navigare su Internet, il potenziamento
della dimensione visiva rispetto a quella descrittiva potrebbe
davvero servire: ad esempio, mi viene in mente che forse non sarebbe
inutile immettere sul nostro sito una biografia illustrata della
Santa, addirittura sotto forma di fumetto molto serio e
rigorosamente documentato.
Appare
ormai inevitabile che il discorso vada a cadere sui mezzi a nostra
disposizione per condurre in porto qualsiasi iniziativa ed a questo
punto, come sapete, il grave rischio che corriamo è quello di
trovarci privi di risorse, nonostante l'oculatezza con la quale
abbiamo utilizzato nell'ultimo decennio i finanziamenti
periodicamente erogati a nostro favore, peraltro in misura piuttosto
modesta (in calce al questionario di Franca Piccini se ne trova
l'elenco). Probabilmente non è lontano il giorno in cui, per far
sopravvivere l'Associazione, non saranno più sufficienti certi
contributi, ma dovremo intervenire sistematicamente di tasca propria
e senza neppure ricevere in cambio i Quaderni cateriniani.
Non vorrei chiudere questo mio
intervento con questa nota di pessimismo, perché non è da
caterinati. Consentitemi piuttosto di riprendere un pensiero che
espressi alla fine della relazione al Consiglio generale del marzo
scorso, per ribadire che dinanzi alle necessità che derivano
dall'attuale crisi economica i fini di culto e carità dovrebbero
acquistare il massimo risalto nello svolgimento delle nostre attività
istituzionali. Scrivevo dunque, in quella occasione, che “non solo
occorre prendere atto dell'impossibilità di poter disporre in
futuro di maggiori risorse per le attività culturali e sperare che
i pur modesti finanziamenti dei quali disponiamo non diminuiscano
ulteriormente, ma è doveroso, almeno fino a quando durerà questa
emergenza, impiegare tali disponibilità specialmente per i fini che
stavano più a cuore alla nostra “Mamma”. Torno a chiedere a
tutti i gruppi l'assunzione di iniziative di tal genere e concludo
con un fraterno saluto, ringraziandoVi per il contributo di pensiero
nel rispondere al questionario e per la partecipazione al dibattito
che seguirà.
°-°-°-°
BEATA
CIVITAS - Siena, 28-30 ottobre 2010
Convegno Internazionale di Studi
Pubblica pietà e devozioni
private nella Siena del ‘300
I sessione
>28 ottobre 2010
Ore 10.00
Santa Maria della Scala, sala
delle Adunanze della Compagnia dei Disciplinati
Religiosità e contesto civile
Saluti delle Autorità
religiose e civili:
S.E. Mons. Antonio
Buoncristiani, Arcivescovo Metropolita di Siena Colle di Val
d'Eisa - Montalcino
Praf. Antonio Paolucci, Presidente di Memoria Ecclesiae,
Direttore dei Musei Vaticani
Autorità cittadine
-André Vauchez: Religione
civica o religione comunale? Stato della questione
-Anna Benvenuti: Il bene
comune spirituale
Ore 15.00
Sala Capitolare del Convento
di San Domenico
Presiede Anna Benvenuti
-Duccio Balestracci: Il dovere
pubblico della pietà
-Paolo Nardi: Istituzioni
ecclesiastiche e governo della chiesa locale
-Andrea Giorgi, Stefano Moscadelli: I
rituali civici della devozione attraverso i documenti dell'Opera del
duomo di Siena
-Bruno Santi: Committenza
artistica e devozione
II sessione
>29 ottobre 2010
• Ore 9.00
Sala Capitolare del Convento
di San Domenico
Pietas pubblica,
devotio privata e confraternale
Presiede Paolo Nardi
-Marina Gazzini:L'associazionismo
religioso laicale
-Maria Assunta Ceppari Ridolfi: Esperienze
confraternali nella chiesa senese del '300 nello specchio della
documentazione
-Raffaele Argenziano: 'Seppelire
i defunti': le origini e lo sviluppo dell'iconografia confraternale
a Siena
-Franco Franceschi: La
pietà nelle associazioni di mestiere
-Pier Luigi Licciardello: La
devozione nei testi statutari, civili e religiosi
• Ore 15.00
Sala Capitolare del Convento
di San Domenico
Presiede Franco Franceschi
-Gabriella Piccinni: Il
contesto politico-sociale del Santa Maria della Scala
-Isabella Gagliardi: Confratelli
e circoli devoti del Santa Maria della Scala
-Michele Pellegrini: L'esperienza
religiosa dei fratres e
delle sorores di
Santa Maria della Scala: una "comunità estesa" nella
società senese
-Maria Corsi: La
"Tebaide" del Santa Maria della Scala, le confraternite e
l'esempio dei Padri del deserto
-Mons. Mario Sensi: Siena
in due testamenti rogati a Foligno nel 1348
III sessione
>30 ottobre 2010
• Ore 9.00
Sala Capitolare del Convento
di San Domenico
Religiones novae et
antiquae
Presiede Gabriella
Piccinni
-Marina Benedetti: Controllo e
repressione del dissenso. La documentazione inquisitori aie a Siena
e in Toscana
-Letizia Pellegrini: Nel
cono d'ombra del Trecento: pietà e devozione nella Siena di
Bernardino
-Maria Pia Alberzoni: La devotio femminile
-Allison Clark Thurber, Eleonora Rava: Recluse:
due casi a confronto (Siena e Pisa)
-Francesco Salvestrini: Monachesimo
e società urbana: il caso di San Michele a Poggio San Donato in
Camollia
• Ore 15.00
Sala Capitolare del Convento
di San Domenico
Presiede Maria Pia Alberzoni
-P. Giorgio M. Picasso, O.S.B. Oliv.: La
presenza dei laici senesi nella fondazione e nei primi sviluppi di
Monte Oliveto
-Alessandra Bartolomei Romagnoli: Pier
Pettinaio e i modelli di santità dell' Ordo
poenitentium
-Pierantonio Piatti: Viridarium laicorum. La
fortuna pastorale delle religiones
novae
Conclusioni
-Daniel Bornstein: Le
forme civiche della religiosità
Saluto finale
-P. Bernard Ardura, O.
Praem., Presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche
>>>La recente canonizzazione di San
Bernardo Tolomei (1272-1348)
e le celebrazioni per il settimo centenario del CostitlAto Senese (1309), sono l'occasione per richiamare il ruolo della pietas
quale
importante componente etica del sistema civico medievale. Essa, per quanto raramente
analizzata in questa prospettiva storiografica, si iscrive infatti a
pieno titolo entro una categoria concettuale, quella di "bene
comune", che la società medievale declinò all'interno della
propria visione antropologica, fondata sull'imprescindibile
unitarietà tra anima e corpo.
In questa prospettiva
l'organizzazione comunale, specialmente nelle fasi di maggiore
consapevolezza istituzionale, avocò a sé non solo buona parte
della rappresentazione del sacro cittadino, ma anche la gestione
pubblica della devozione e della misericordia private,
assumendosene, come soggetto collettivo, la piena responsabilità.
La vivacissima stagione religiosa e
culturale che Siena visse tra XIII e XIV secolo si presta con
particolare efficacia ad esemplificare questo processo che fu comune
a molte realtà cittadine del Medioevo italiano.
Comitato scientifico:
Anna Benvenuti,Valentino Baldacci, Giulia Barone, Sofia
Boesch Gajano, Daniel Bornstein,
Franco Cardini, Isabella Gagliardi, Paolo Nardi, Antonio Paolucci,
Elisabeth Crouzet-Pavan,
Michele Pellegrini, Antonio Rigon, Roberto Rusconi, André
Vauchez,]ean Claude Maire Vigueur,
Giovanni Vitolo.
Coordinamento:
Anna Benvenuti, Isabella Gagliardi
Segreteria scientifica e Organizzativa:
Maria Carla Monaco: Memoria Ecclesiae
Centro di studi e documentazione sulla storia religiosa della
Toscana, Piazza della Calza, 6 - 50125 Firenze -Tel. 055/224580
Fax 055/2304484 memoria.ecclesiae@internetlibero.it
wvvw.memoria -ecclesiae.it
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